“La Toscana, come già aveva fatto in precedenza, continua ad essere un positivo paradigma per tutti gli altri legislatori regionali della nostra Italia, adottando interventi a bassissimo costo economico, ma dall’alto contenuto in termini di ricadute positive sul tessuto produttivo - ha proseguito Pagani, che è anche vice presidente della Commissione Regionale dei Soggetti Professionali, presieduta da Enrico Rossi. Frutto di un grande lavoro di concertazione dell’intera commissione regionale, tale modifica legislativa, a parte leggere sfumature velocemente e unitamente risolte, ha trovato pieno riscontro nella giunta e poi in consiglio. Tanto che, nella sua forma attuale, la Legge 73/2008 dà un importante impulso alla sinergia interprofessionale e alla capacità strategica, tipica del mondo delle professioni intellettuali, nell’interagire con l’istituzione regionale.”
“Tre i punti da evidenziare, consequenziali la modifica - ha concluso il vice presidente, Franco Pagani. L’allineamento della menzionata legge alle novità intervenute con la Legge 4/2013, la quale ha regolamentato le professioni prive di proprie leggi istitutive e di relativo ordinamento. Secondo punto il miglioramento dell’assetto funzionale della commissione e infine l'istituirsi di un osservatorio delle professioni intellettuali toscane con il riconoscimento dell’alto valore aggiunto in termini di innovazione, struttura e produzione di PIL. Un risultato, questo, che a cascata determina altri risvolti positivi. Primo fra tutti uno sviluppo strategico di rete a beneficio dell’intera collettività e il perdurante sguardo attento al sostegno per i giovani”.