Codici batte Bnl anche in Consiglio di Stato

Nuovo tentativo, nuovo ko per Bnl.

Dopo aver presentato ricorso al Tar Lazio contro l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per la sanzione da 4 milioni di euro inflitta nell’ottobre 2017 per una pratica commerciale scorretta, l’istituto si è rivolto al Consiglio di Stato, ma anche qui è arrivata una sconfitta e la contestuale vittoria dell’Antitrust e dell’associazione Codici, che ha preso parte al procedimento istruttorio.

“La vicenda risale ad alcuni anni fa – spiega Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e ha dato origine ad un braccio di ferro che ha visto Bnl soccombere prima al Tar e ora al Consiglio di Stato. Sentenze importanti, perché dimostrano la correttezza delle nostre segnalazioni e dell’intervento dell’Autorità a tutela dei risparmiatori”.

Siamo nel novembre 2017 quando l’Antitrust sanziona tre istituti per aver adottato condotte aggressive, in violazione degli articoli 24 e 25 del Codice del Consumo, aventi ad oggetto la pratica dell’anatocismo bancario, ovvero il calcolo degli interessi sugli interessi a debito nei confronti dei consumatori. Tra le banche c’è Bnl, che riceve dall’Autorità una multa di 4 milioni di euro per aver posto in essere una politica di forte spinta all’acquisizione delle autorizzazioni all’addebito in conto corrente nei confronti della clientela, adottando varie strategie con cui i clienti sono stati sollecitati a presentare l’autorizzazione, nel presupposto che l’addebito in conto corrente degli interessi debitori fosse il modus operandi ordinario nel rapporto con la banca e senza considerare le conseguenze di tale scelta in termini di conteggio degli interessi sugli interessi debitori. Tale strategia è stata sostenuta da azioni indirizzate alla rete e alle funzioni/strutture interne coinvolte, finalizzate all’acquisizione delle autorizzazioni da parte della clientela che ancora non aveva effettuato la scelta, attraverso sollecitazioni e monitoraggio sia sui canali fisici, come posta e filiali, sia sull’internet banking. Tutto ciò è avvenuto con l’uso di comunicazioni personalizzate precompilate e pop-up nella homepage delle aree clienti volti all’attivazione delle procedure di autorizzazione online preventiva all’addebito in conto degli interessi debitori che non consentivano al consumatore di fornire il diniego espresso all’autorizzazione.

“Nel 2019 il Tar ha bocciato il ricorso di Bnl – afferma Giacomelli –, sottolineando la correttezza dell’operato della pubblica amministrazione e confermando la legittimità della sanzione pecuniaria. Si è giunti così al Consiglio di Stato, dove si è costituita l’Antitrust ed anche la nostra associazione, e nei giorni scorsi è arrivata la nuova bocciatura per l’istituto che riafferma quindi la nostra vittoria. Ci auguriamo che questa vicenda sia da monito per le banche, perché purtroppo non sempre i risparmiatori vengono tutelati, anzi ne viene limitata in maniera notevole la libertà di scelta e questo è grave. Al tempo stesso cogliamo l’occasione per invitare i risparmiatori a segnalare eventuali comportamenti scorretti o poco trasparenti da parte delle banche, in modo da poter intervenire con le dovute verifiche”.

Quella della tutela dei risparmiatori di fronte alle banche è uno dei campi di azione di Codici. In caso di difficoltà o problemi con l’istituto di credito è possibile rivolgersi all’associazione, telefonando al numero 06.55.71.996 o scrivendo all’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..