Venice Pass, i dubbi e le critiche di Codici

Venerdi 1° Luglio sono stati presentati i dettagli del nuovo regolamento di ingresso a Venezia, che entrerà ufficialmente in vigore da Gennaio 2023.

Ad Agosto, invece, partirà la sperimentazione; l’iniziativa è volta a limitare le ondate di turisti che potrebbero mettere a repentaglio la circolazione all’interno della città e prevede alcuni benefici per i visitatori. La prenotazione dovrà essere fatta tramite un apposito portale e si attiverà esibendo il QR Code, ma le informazioni a riguardo sono ancora poco chiare.

“L’iniziativa sarà certamente lodevole dal lato del turismo sostenibile – dichiara Ivano

Giacomelli, Segretario Nazionale di CODICI –, ma non può andare a penalizzare il singolo cittadino. Con l’introduzione del Venice Pass, si verrà a creare una distinzione tra turisti di serie A, coloro che decideranno di trascorrere più giorni in città, e turisti di serie B, ossia i turisti giornalieri. Questo genere di turismo viene ingiustamente ritenuto di intasamento, di maggior impatto ambientale e antieconomico per la città. La città ospita ormai da tantissimi anni un elevato numero di eventi di interesse mondiale, che vedono in quei giorni i prezzi degli alloggi, già alle stelle, triplicare. I turisti, quindi, spesso rinunciano a pernottare in città non per questione di tempo, ma per questioni economiche e ripiegano, dunque, inevitabilmente, sulla visita giornaliera delle attrazioni principali. Riteniamo che le Autorità locali debbano trovare una

soluzione alternativa per gestire i picchi di visitatori e che questa non debba ricadere sul singolo cittadino, sebbene il costo possa sembrare irrisorio (il costo è stato fissato in 3, 8 o 10 euro sulla base della previsione dell'affollamento atteso). Riteniamo che il turismo debba essere incentivato soprattutto perché è uno dei motivi principali per cui siamo famosi nel mondo. L’idea che si possa essere multati se ci si rifiuta di pagare il ticket, o che ne venga richiesto il costo massimo è aberrante. Se tale meccanismo dovesse essere ritenuto valido, - conclude Giacomelli - certamente altre nazioni nel mondo lo potranno introdurre. Sebbene tale iniziativa sia stata apparentemente introdotta anche a favore dei cittadini di Venezia, riteniamo sia più importante concentrarsi nel migliorare la gestione dei flussi e non ad eliminarli. Ribadiamo la nostra perplessità di fronte a tale iniziativa e ci opporremo nuovamente ad essa”.