Racket e usura, il nuovo commissario Nicolò: lo Stato c'è

In un'intervista radiofonica a "Che giorno è", il nuovo commissario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura Maria Grazia Nicolò ha voluto rinnovare il messaggio di invito alle vittime: lo Stato c'è. Occorre avere il coraggio di denunciare.

Parte dai dati. "Le denunce dal 1° marzo 2020 al 28 febbraio 2021" afferma il commissario, «per quanto riguarda l'usura, sono state 187 con un calo del 7.9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente», con l'emergenza sanitaria che ha, sicuramente, contribuito ad aumentare il fenomeno. "Il Covid ha ampliato le condizioni favorevoli alla diffusione dell'usura rappresentando, in questo senso, un fattore di rischio".

Per le vittime, ricorda il prefetto, "esiste un fondo di rotazione che al 31 dicembre 2021 ammonta a oltre 409 milioni di euro. Ne possono usufruire a seguito di presentazione di istanza. Per le vittime dell'estorsione viene concessa un'elargizione a ristoro dei danni subiti. Per le vittime dell'usura un mutuo con la restituzione senza interessi. Vengono riconosciute anche le eventuali lesioni personali subite". Anche in questo caso i dai presentati dal Commissario aiutano a comprendere meglio il fenomeno: dal 1° gennaio al 7 luglio 2022 sono state ricevute 73 richieste di usura e 95 istanze per le vittime di estorsione.

"E' importante e doveroso denunciare" afferma il commissario, perché «la presenza dello Stato in questo settore è concreta. Per rafforzare la rete istituzionale-associativa, il ministro dell'Interno ha sottoscritto un accordo quadro, il 17 novembre 2021, con il presidente dell'Abi che tiene conto dei nuovi scenari sociali ed economici». Con l'accordo si mettono insieme tutti i soggetti che hanno una competenza in materia di vittime di estorsioni e usura per cercare di fare rete.

Ed è proprio la rete attiva sul territorio il perno su cui poggia l'azione delle istituzioni. "Le associazioni antiusura e antiracket svolgono un ruolo importante a sostegno della vittime. Molte volte, soprattutto la vittima di usura, vive una situazione di vergogna, una soggezione psicologica che la porta, purtroppo, a denunciare nel momento in cui è in avanzata crisi economica". 

Il 12 di luglio prossimo, conclude la Nicolò, si insedierà l'Osservatorio previsto nell'ambito dell'accordo quadro. All'interno dell'organismo saranno individuati tutti i percorsi, alla luce dell'esperienza sin qui maturata, per intervenire sul fenomeno sia normativamente che a livello di comunicazione. L'obiettivo principale sarà quello di mettere in atto interventi di sostegno più efficaci partendo da un'analisi approfondita dei dati.