Bollettino statistico: il mercato assicurativo vita italiano

Ivass pubblica il Bollettino "Il mercato assicurativo vita 2023", che fornisce una visione complessiva delle attività dei rami vita, delle gestioni separate, della raccolta premi e dell’offerta commerciale relativa alle polizze tradizionali e ai contratti unit linked. Di seguito i dati salienti.

La raccolta premi nel ramo vita, pari a 91,2 miliardi di euro, si riduce nel 2023 del 3,3% rispetto al 2022. Le polizze vita tradizionali (ramo I) e unit-linked (ramo III) rappresentano il 94% dell’intero settore vita. La riduzione è ascrivibile prevalentemente alla decrescita del portafoglio delle polizze unit-linked (31,5%). Nei primi otto mesi del 2024, le polizze del ramo I crescono del 15% e le unit-linked del 45% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il rapporto oneri per sinistri su riserve del ramo I raggiunge nel 2023 il 14,7% (9,5% nel 2022) a causa dei maggiori riscatti (+71,3% sul 2022); per il ramo III è dell’11,5% (era 10,4%), con un incremento dei riscatti del +50,9%.

Il risultato tecnico in rapporto ai premi è positivo per il ramo I (+12,3%) e in perdita per il ramo III (-5,1%). Nel 2022 erano entrambi negativi, rispettivamente per -3,1% e -2,4%.

La redditività del comparto, generata da un asset allocation principalmente orientata verso strumenti a reddito fisso (titoli di Stato e obbligazioni private), migliora nel 2023 per i rami I (16 miliardi di euro) e III (15,7 miliardi).

Gli attivi delle gestioni separate ammontano a 578,6 miliardi di euro (-2,8% sul 2022) a fronte di riserve tecniche per 558,6 miliardi (-4,0%). Il tasso di rendimento medio lordo realizzato (2,6%) è in linea con il dato del 2022 (2,5%) e per il secondo anno consecutivo inferiore rispetto al tasso dei BTP decennali, pari al 4,3% (3,2% nel 2022). A fronte di tali rendimenti, le imprese trattengono in media l’1,1%, come l’anno precedente.

I fondi interni connessi con polizze unit-linked sono in prevalenza di tipo flessibile (42,1% del totale del patrimonio gestito); seguono gli obbligazionari (22,6%), gli azionari (21,9%) e i bilanciati e di liquidità (13,5%). I rendimenti annualizzati dei fondi azionari sono mediamente più elevati rispetto a quelli di altre categorie. La performance netta attesa per l’assicurato è in media del 3,4% per le unit-linked e del 2,7% per le multiramo, stabile rispetto all’anno precedente.

L’offerta commerciale nel 2024 non ha subito variazioni sostanziali rispetto all’anno precedente in termini di numero di prodotti individuali offerti: a settembre 2024 sono 521 rispetto ai 537 nel 2023.