Fondo solidarietà comunale e contributo caro bollette 2023

In due recenti note di approfondimento curate da IFEL – Fondazione Anci alcune utili indicazioni relative al Fondo di solidarietà comunale e al contributo “caro bollette” per l’anno 2023.

Per quanto riguarda il Fondo di Solidarietà Comunale lo schema proposto si propone di mettere in luce alcuni aspetti tecnici semplificando il prospetto pubblicato sul sito del Ministero dell’Interno.

Nella nota dell’IFEL sono comprese, oltre alle note di chiarimento riferite a ciascun quadro, le principali assegnazioni ulteriori di parte correnterispetto al FSC (fondo integrativo IMU-Tasi, fondo IMU agricola, fondo uffici giudiziari, ecc.).

Agli importi indicati dovranno poi aggiungersi altri contributi minori (5 per mille del gettito Irpef per l’anno d’imposta 2014, minori introiti da addizionale comunale all’IRPEF, detrazioni per AGES e ARAN, ecc.), al momento non ancora resi noti dal Ministero dell’Interno.

Invece, per quanto riguarda il contributo per il “caro bollette” l’IFEL elabora uma Nota metodologica e il riparto per singolo Comune (RSO e Isole) del contributo “caro bollette” per l’anno 2023

Per il riparto delle risorse la norma prevede, anche in questo caso, la necessità di valutare la spesa per utenze di energia elettrica e gas, tenendo anche conto dei dati risultanti dal SIOPE – Sistema informativo delle operazioni degli enti pubblici.

Fondo solidarietà comunale e contributo “caro bollette” 2023

La determinazione del Fondo di solidarietà comunale (FSC) scaturisce da aggiornamenti e cambiamenti di metodologia che, di anno in anno, modificano sia i fabbisogni standard che le capacità fiscali per ciascun comune. A questi cambiamenti si aggiunge la crescita delle percentuali di perequazione, tuttora in corso, che si concluderà nel 2030.

Oltre alla componente “perequativa”, il FSC si compone di ulteriori macro-componenti, generalmente costanti o rispondenti ad autonomi e separati criteri di calcolo:

  • una componente di mero ristoro di gettiti comunali aboliti in conseguenza delle modifiche normative via via intervenute e di rilevante dimensione (circa 3.818 mln. di euro);
  • la quota di risorse destinata al potenziamento dei servizi sociali comunali è invece parte integrante del processo perequativo, essendo le relative assegnazioni ancorate ai coefficienti di riparto della funzione “Servizi sociali comunali”, rivisti nel 2020 con la finalità di equiparare nel medio-lungo periodo le capacità di spesa dei comuni meno dotati ai livelli dei fabbisogni standard di settore delle aree con capacità medio-alta;
  • una componente condizionata al raggiungimento di specifici obiettivi di servizio cui sono associati servizi aggiuntivi, relativi all’incremento di asilo nido e trasporto scolastico.

Infine, per quanto riguarda il contributo destinato al “caro bollette” si provvede (in proporzione ai maggiori costi energetici stimati per l’anno 2023) al riparto dello stanziamento complessivo di:

  • 350 milioni di euro per i comuni
  • e di 50 milioni di euro per le province e le città metropolitane,

I documenti utili

Per tutte le informazioni utili vi rimandiamo ai documenti allegati qui di seguito: