Codici: nel DDL Concorrenza nessuna norma a favore del consumatore

Una sorpresa mista ad una profonda delusione.

A pochi giorni da un’audizione presso la 9a Commissione del Senato “Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare” in programma il 5 settembre, l’associazione Codici esprime il suo giudizio sul DDL Concorrenza. Ed il verdetto è netto, negativo per l’assenza di qualsiasi riferimento volto alla tutela dei consumatori.

“Il fondamento della concorrenza – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – è l’equilibrio dei poteri tra le parti commerciali. Nel DDL Concorrenza non c’è nessuna norma a favore del consumatore. Tutte le proposte sono volte a regolare i rapporti tra produttori, non ci sono procedure di tutela del consumatore né strumenti a sostegno del soggetto indebitato. Per quanto riguarda il settore energia, ci sono la fine del mercato tutelato e le aperture al mercato libero, però senza garanzie. Ci sono i soliti problemi sull’informazione ai consumatori, che, come sempre, saranno bersaglio dei call center. Arera ha predisposto il servizio a tutele graduali per chi non passa al mercato libero, come fece per le PMI. L’augurio è che i consumatori ricevano comunicazioni adeguate, evitando di ritrovarsi con una bolletta di un gestore diverso dal proprio senza capire il perché. Non è previsto, inoltre, nessun ruolo per le associazioni di consumatori, che dovrebbero essere chiamate a presidi. Ci auguriamo che il Parlamento intervenga affidando al consumatore quel ruolo centrale di cui spesso si discute, senza però che alle parole seguano dei fatti concreti”.