Codici: assistenza legale alle vittime del 60enne arrestato a Roma per usura.

Colleghi di lavoro o parenti e loro conoscenti in difficoltà.

È l’identikit delle vittime di un 60enne romano che è stato arrestato questa mattina dai Carabinieri di Roma Porta Portese con l’accusa di usura, rapina, tentata estorsione ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria. A far scattare le indagini è stata la denuncia di un collega di lavoro dell’uomo, che gli aveva chiesto un prestito di 500 euro salvo poi ritrovarsi a dover restituire in 4 anni 20mila euro per gli interessi maturati.

“Siamo di fronte ad uno schema che potremmo definire classico – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, ad una situazione che si ripete sempre più frequentemente e che merita la massima attenzione. C’è una persona in difficoltà che chiede aiuto, un conoscente che si presenta come il suo salvatore, ma in breve tempo quello che sembrava un favore da amico si trasforma in un incubo. Altro aspetto che merita una sottolineatura è il coraggio dimostrato dalla vittima. È grazie alla sua denuncia che sono state avviate le indagini, che hanno permesso di portare alla luce una situazione che avrebbe coinvolto anche altre persone”.

Le indagini sono state avviate nel settembre 2022, con la vittima, collega di lavoro dell’indagato, che ha raccontato che nel giugno 2018, in un momento particolarmente difficile a causa dello stato di salute della compagna e della madre, aveva chiesto un prestito di 500 euro. Trascorso circa un mese da quello che sembrava un favore da amico, il 60enne ha iniziato a pretendere la restituzione non solo dei 500 euro, ma anche degli interessi maturati.

“Da quel momento – sottolinea Giacomelli – per la vittima è iniziato l’incubo. Richieste vessatorie e continui versamenti per un totale di circa 20mila euro, per tassi di interesse fino al 900%. Sarebbero stati scoperti altri quattro episodi di usura tra il 2019 e il 2023, sempre con la stessa modalità. Siamo pronti a fornire tutta l’assistenza necessaria alle vittime. Cogliamo l’occasione per rinnovare l’invito a denunciare, perché solo così è possibile tornare a vivere. Quando si è in difficoltà economica e la situazione sembra disperata, bisogna restare nella legalità, diffidando da chi si presenta come un amico promettendo favori che in realtà sono una trappola”.

Come detto, ci sarebbero altri quattro episodi di usura: dopo un prestito iniziale tra 500 e 5mila euro a colleghi di lavoro o parenti e conoscenti di questi ultimi in difficoltà economica, il 60enne avrebbe preteso la restituzione dei soldi con interessi usurai tra il 35% e l’80%, arrivando anche a sanzioni pecuniarie fino a 100 euro in caso di ritardo o mancato pagamento. I pagamenti sarebbero avvenuti di persona o su una carta prepagata intestata ad una delle vittime, di cui l’indagato si sarebbe impossessato sottraendogliela con violenza. Il volume di affari illecito supererebbe i 100mila euro.

L’associazione Codici è impegnata da anni in un’attività legale a sostegno delle vittime di usura. Per segnalazioni e richieste di aiuto telefonare al numero 065571996 o scrivere all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..