Codici: dopo lo stop del Ministero, ci aspettiamo il via di U-Mask ai rimborsi

Divieto di vendita e ritiro dal commercio.

È quanto disposto dal Ministero della Salute, che è intervenuto in maniera forte sul caso U-Mask, le mascherine dei vip finite nell'occhio del ciclone per le caratteristiche tecniche, in particolare per quanto riguarda la capacità di filtrazione. L'intervento del Ministero, che riguarda le U-Mask Model 2, nasce dalla segnalazione dei Carabinieri del Nas di Trento, secondo cui le mascherine risultavano come dispositivi medici in base alla certificazione di un laboratorio privo di autorizzazione, sottoscritta da una persona non laureata.

"Per il Ministero ci sono potenziali rilevanti rischi per la salute – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e già questo, a nostro avviso, dovrebbe indurre la società a rimborsare e risarcire chi ha acquistato il prodotto. Parliamo di cittadini che sono comprensibilmente preoccupati, così come le aziende che hanno scelto queste mascherine con un quantitativo di ordini importante. Considerando gli ultimi sviluppi, compreso il procedimento istruttorio avviato dall'Antitrust, la società dovrebbe attivarsi per tutelare i propri clienti invece d dichiarare guerra, come abbiamo letto sui giornali. Quel che è certo – conclude Giacomelli – è che la nostra azione per difendere i consumatori continua".

La class action promossa da Codici è rivolta sia ai cittadini che alle aziende. Le adesioni sono aperte e sul sito www.codici.org è disponibile il modulo per unirsi all'iniziativa. È possibile mettersi in contatto con l'associazione scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonando al numero 06.55.71.996.