Le associazioni Codici – Centro per i Diritti del Cittadino, Adiconsum, Altroconsumo, Asso-Consum, Assoutenti, Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi, Casa del Consumatore, Codacons, Confconsumatori, Ctcu Bolzano e Movimento Consumatori, da sempre impegnate nella tutela dei cittadini, utenti e consumatori, esprimono la loro preoccupazione per le modifiche previste dal DDL Lattanzi, in particolare per quanto riguarda l’esclusione della società civile dalla tutela legale.
Ingiustizia è fatta. La Commissione guidata dal Professor Giorgio Lattanzi, incaricata dal Ministero della Giustizia di elaborare proposte di riforma del processo penale, ha prodotto un risultato che, se confermato, avrebbe conseguenze gravissime per le persone che si rivolgono alle associazioni rappresentative degli interessi collettivi lesi da reato.
Sei arresti e un allarme che risuona sempre più forte.
Una presa d’atto della delicatezza del tema e dell’importanza di affrontarlo nel modo giusto, per tutelare i consumatori.
L’associazione di consumatori Codici boccia in maniera netta la relazione finale prodotta dalla Commissione Lattanzi, incaricata dal Ministero della Giustizia di elaborare proposte di riforma del processo penale.
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha firmato il Decreto che definisce le modalità di rilascio delle Certificazioni verdi digitali COVID-19 che faciliteranno la partecipazione ad eventi pubblici, l’accesso alle strutture sanitarie assistenziali (RSA) e gli spostamenti sul territorio nazionale.
Nuovo capitolo della vicenda relativa al servizio raccomandate fornito da Poste Italiane. Dopo la sanzione di 5 milioni di euro inflitta dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nel settembre scorso, la società ha presentato ricorso al Tar Lazio, che si è espresso in materia, respingendolo e dando dunque ragione ai consumatori ed alle associazioni impegnate a tutelarli, come Codici.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto il blocco provvisorio dei trattamenti dei dati personali nei confronti della Società che gestisce l’app “Mitiga Italia”.