Lettera di scuse per i bambini di oggi e per i nascituri dal mondo ambientalista

Cari piccoli futuri adulti, un giorno quando capirete che il mondo su cui siete nati non è proprio come lo avreste voluto: pulito, sano, con aria respirabile, senza malattie indotte dagli inquinamenti e ricco di biodiversità, ad un certo punto, appena più grandi, vi chiederete perché tutto ciò.

Cercherete allora  di capire il perché e nel contempo individuare i  colpevoli, iniziando a distinguere  chi avvelena, distrugge l’ambiente e chi invece cerca di proteggerlo.  A quel punto verrà spontaneo chiedere ai difensori della natura perché non sono riusciti a bloccare la tanto temuta corsa verso la catastrofe ambientale e climatica.

Noi ambientalisti vi risponderemo che per quasi un secolo abbiamo cercato di mettercela tutta, usando vari sistemi, da quelli rigorosi scientifici a quelli più diretti come le proteste di piazza,  ma è stato tutto inutile a parte aver ottenuto qualche blando successo. Noi ambientalisti abbiamo subito negli anni da parte dei grandi inquinatori e distruttori degli ambienti naturali, prima l’indifferenza più completa e poi la  derisione e, visto che non demordevamo, minacce  e denunce e nel caso dei popoli della selva amazzonica anche la morte. Noi ambientalisti abbiamo continuato a combattere contro i grandi inquinatori del pianeta, ma con armi spuntate, senza adeguate risorse economiche capaci di dar maggior forza alle nostre azioni e, quindi, insufficienti ad evitare l’avvelenato dei suoli e delle acque, i disboscamenti massicci , la nascita di grandi isole di plastica negli oceani,  l’estinzione di animali e l’aumento della temperatura terrestre. Tutti questi aggressori e sfruttatori della Madre Terra non hanno fatto nulla per garantire a voi bambini, un futuro in un pianeta vivibile, sano e sereno, anzi!!

A questo punto noi ambientalisti, quando la fase irreversibile verso la catastrofe ambientale e climatica si sarà innescata, vi chiederemo scusa per non essere riusciti ad evitarla.

Quello che oggi ci amareggia di più è vedere che non solo i grandi, detentori dei poteri economici della Terra, continuano a fare quel che vogliono del nostro pianeta e del nostro futuro, ma la stessa cosa la fanno molte persone comuni, come danneggiare l’ambiente naturale, impoverire la vita nei mari con reti lunghe chilometri e chilometri, avvelenare le campagne con pesticidi, o diserbanti come il glifosato, imbottire di antibiotici gli animali da carne e da latte,  scaricare nei fossi e nei fiumi liquami e prodotti chimici di scarto, ecc. ecc.

E di questi giorni sulle strade del viterbese vedere transitare, come per andare ad un raduno festaiolo di campagna, decine e decine di trattori che rimorchiano botti pieni di pesticidi da irrorare nei noccioleti, pur sapendo che a questi veleni chimici esistono alternative ecosostenibili che oltre a non avvelenare suoli, aria e acque non uccidono gli insetti impollinatori, come le api.  E se a questi agricoltori pronti a diffondere veleni nell’ambiente gli chiedi perché non adottano sistemi meno impattanti, ti rispondono che “va bene cosi e io a casa mia faccio quello che voglio!” A questo punto non ci si deve meravigliare più di tanto se in questi giorni leggendo i giornali si scopre che proprio nel viterbese, più del Covid-19,  aumentano le  vittime di tumori, gran parte attribuibili all’avvelenamento  da pesticidi dei suoli e delle acque. Se poi qualche sindaco coraggioso, vedi quello di Nepi, si oppone all’uso dei veleni in agricoltura, salvati cielo!! Gran parte degli “gli avvelenatori”  minacciano ritorsioni politiche e legali.

Questa cari bambini e nascituri è la triste realtà che viviamo oggi e che mette purtroppo una seria ipoteca sul vostro futuro. Quando un giorno, da grandi, deciderete di istituire un tribunale contro i crimini nei confronti della natura e contro l’umanità, ricordatevi di noi poveri ambientalisti che ce l’abbiamo messa tutta, ma che alla fine  ci siamo arresi. Perdonateci quindi se non siamo riusciti a fare di più per assicurare il vostro futuro in un mondo sano e vivibile.

 

Ennio La Malfa – Ambientalista dal 1969 e fondatore di Accademia Kronos