Errore graduatoria concorso: cosa succede quando sbaglia la PA?

Se un candidato viene escluso o inserito in una posizione più bassa in graduatoria, cosa deve fare? Ecco cosa succede in caso di errore in una graduatoria di concorso.

Errore graduatoria concorso: i concorsi pubblici sono un’importante occasione per poter ottenere un posto di lavoro sicuro, anche se non è facile vincerne uno.

Siamo sempre sicuri che i risultati siano quelli giusti, ma cosa succede se la Pubblica Amministrazione sbaglia il nostro posizionamento all’interno della graduatoria?

Vediamolo insieme.

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Errore graduatoria concorso: cosa succede in caso di errori

Può succedere che un candidato, dopo l’accesso agli atti delle graduatorie di un concorso pubblico, si accorga di essere stato escluso erroneamente, oppure di essere stato posizionato in un posto più basso.

Se i termini sono ancora utili, per poter impugnare la graduatoria, il candidato può agire mediante ricorso amministrativo.

Nel caso, invece, sia finito il tempo per fare ricorso, il candidato può richiedere un risarcimento dei danni, causati dalla Pubblica Amministrazione. Ciò vale per il candidato che non è stato assunto o che è stato superato da altri candidati.

Il fatto è stato portato alla luce da una recente sentenza della Corte di Cassazione (Cass. civ., sez. III, ord. 14 marzo 2022, n. 8101), che ha previsto il risarcimento danni ad un candidato che non ha ottenuto il riconoscimento del diritto correlato alla conseguita graduatoria.

Errore graduatoria concorso: che tipo di errori possono sussistere

La formazione della graduatoria di un concorso pubblico è soggetta alle norme di diritto pubblico.
Nel caso in cui l’errore sia materiale e non voluto, l’amministrazione dovrà procedere con la sua correzione. Questo, prima che comporti un danno per il candidato, come la mancata assunzione.

In altri casi, l’errore può avvenire perché alcuni candidati hanno presentato una documentazione errata. Se ciò avviene e il commissario d’esame e le commissioni concorsuali non denunciano la cosa, c’è il dolo.

La selezione dei meritevoli è il primo interesse dell’Amministrazione, quando indice un concorso pubblico ed è suo compito selezionare le risorse idonee per lo svolgimento delle funzioni del ruolo lavorativo.

Errore graduatoria concorso: cosa fare quando la graduatoria è chiusa

Per i concorsi iniziati dopo il 2019, la durata delle graduatorie è di due anni (prima era di tre anni). Nonostante ciò, alcune irregolarità possono emergere anche dopo la chiusura della graduatoria, quando, ormai è diventata definitiva e non è più impugnabile dai reclami ordinari.

In questo caso, chi è rimasto fuori dalla graduatoria o è stato inserito in una posizione più bassa, può agire in giudizio, in sede civile, per ottenere un risarcimento dei danni arrecati dalle condotte illecite.

Ci sarà bisogno, però, di dimostrare sia l’atto illecito e sia che la graduatoria è stata alterata.

Errore graduatoria concorso: quali sono i danni che possono essere risarciti

In una recente sentenza della Corte di Cassazione, un docente ha citato in giudizio il Miur per danni patrimoniali e non patrimoniali, a causa dell’ingiusta penalizzazione in un concorso pubblico indetto proprio dal Miur.

Tra i danni non patrimoniali, c’erano anche il danno da perdita di chance, il danno alla carriera e il danno morale (o esistenziale).
La Suprema Corta ha accolto il ricorso: il danno patrimoniale è stato liquidato in via equitativa, poiché il posto, messo a disposizione dal concorso, è andato ad un altro candidato.

Il danno morale, invece, è stato ritenuto provato in via presuntiva e ravvisato, a causa del peggioramento delle condizioni di vita del docente, che è stato ingiustamente escluso.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it