Buone notizie per il nostro Mar Mediterraneo
La vita negli oceani profondi richiede un rimescolamento turbolento delle acque ed il trasporto di flussi idrici per la fornitura di nutrienti.
Comunque, a causa dei contenimenti ambientali in mare aperto le misure di queste turbolenze sono molto scarse. Recenti misure ad alta risoluzione hanno dimostrato che le acque del Mediterraneo sono ben lontane dalla stagnazione sebbene i gradienti termici siano dell'ordine di un decimillesimo di grado per giorno e per 100 m. di profondità. Un'innovativa struttura ormeggiata 3D ha supportato 550 sensori di temperatura per raccogliere dati sulla idrodinamica sfruttando il fatto che in confronto con il mare aperto il Mediterraneo è caratterizzato da profondità confrontabili fra 1500 e 3700 m, ma con minori disturbi da parte di sistemi lontani ed il vantaggio di acque profonde vicine alla costa. La risposta è una produzione di onde inerziali con movimenti per lo più circolari. Tali osservazioni dimostrano che il Mediterraneo funziona da perfetto laboratorio idrodinamico dove la convezione naturale, la convezione forzata, gli intrecci e tagli di correnti libere giocano un ruolo determinante nella turbolenza ambientale.
A cura del Prof. Luigi Campanella (Docente Università La Sapienza, Vicepresidente di AK e Presidente Commissione Scientifica di AK)