Generation Trust, giovani da cinque Paesi contro il cambiamento climatico
Il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), in collaborazione con i fondi dell'8x1000 dell'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, presenta “Generation Trust: a global climate story in the making” un documentario che racconta le attività di cinque giovani provenienti da diverse parti del mondo per contrastare il cambiamento climatico.
Il documentario è stato presentato in anteprima il 20 novembre sulla piattaforma dedicata all’azione per il clima We Don’t Have Time. Il 21 novembre si è tenuta una proiezione alla COP30. Dal 25 novembre il documentario è disponibile sul canale ufficiale di UNDP su YouTube, in diverse lingue tra cui l’italiano.
Il lungometraggio Generation Trust mira a rafforzare la partecipazione dei giovani nella governance climatica. Un obiettivo che si allinea al concetto di mobilitazione collettiva “global mutirão”, ampiamente presente alla COP30 e parte integrante della cultura brasiliana.
Il progetto cinematografico è nato nell’ambito dell’iniziativa Youth4Climate (Y4C) di UNDP, un programma globale volto a promuovere la partecipazione giovanile all’azione climatica. Creatività, coraggio e spirito di comunità rappresentano il filo conduttore nella narrazione del documentario. I cinque giovani provenienti dalla Bolivia, Colombia, Liberia, Pakistan, Uganda propongono iniziative climatiche per far fronte a complesse sfide locali.
In Bolivia, Luís Guillermo trasforma i cortili delle scuole in spazi di apprendimento pratico, dove i giovani coltivano cibo per far fronte all’insicurezza alimentare, sviluppano resilienza climatica e ristabiliscono un legame con la terra.
In Colombia, Pablo Castellanos Ramelli, insieme al suo team ha sviluppato un sistema circolare di energia solare che dà una seconda vita alle batterie dei veicoli elettrici dismessi, portando elettricità alle comunità indigene remote, garantendo luce nelle scuole e la possibilità di conservare medicinali in frigoriferi.
Dalla Liberia, Elvis Thomas promuove la mobilità sostenibile attraverso tuk-tuk elettrici (risciò motorizzati) gestiti da donne e alimentati interamente da energia solare.
In Pakistan, Sundus Sohail ripristina fragili ecosistemi marini unendo scienza e conoscenze indigene per riportare in vita le barriere coralline danneggiate, proteggendo così i mezzi di sussistenza di molti pescatori che dipendono dalla pesca.
Infine, in Uganda, Specioza Nakate, grazie a un’iniziativa guidata da giovani e donne, aiuta le comunità a convertire i rifiuti in nuovi prodotti di uso quotidiano, trasformando gli scarti di plastica in opportunità di reddito sostenibile.
"L’Italia ha sempre creduto nell’importanza di mettere i giovani al centro dell’azione climatica e ambientale», dichiara Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica italiano. «Attraverso la nostra partnership con UNDP e progettualità come Generation Trust, investiamo nella creatività, nella determinazione e nella leadership dei giovani di tutto il mondo. Le loro idee e azioni sono essenziali per costruire un futuro sostenibile e inclusivo, capace di trasformare l’ambizione in cambiamento concreto e di non lasciare indietro nessuno".
"Questo documentario ci ricorda cosa accade quando smettiamo di considerare i giovani come leader di domani e iniziamo a fidarci di loro come leader di oggi», dichiara Agostino Inguscio, Direttore del Centro UNDP di Roma. «È una storia di persone reali, di azioni concrete e di ciò che accade quando ai giovani vengono dati spazio, sostegno e fiducia per guidare il cambiamento".
"Seguire questi cinque giovani leader ha cambiato il nostro modo di vedere la crisi climatica. Non riguarda solo la scienza o le politiche, ma il coraggio, la frustrazione, la speranza e le relazioni che rendono possibile il cambiamento", affermano Clara Wetzel e Fanny Lindström, co-registe di Generation Trust.
"Ciò che ci ha colpito di più è quanto i cinque protagonisti del documentario avessero in comune, pur vivendo in realtà lontanissime. Alla base di tutto c’era la fiducia: in se stessi, negli altri e nelle organizzazioni che credono in loro. Ognuno porta sulle spalle enormi responsabilità, cercando di cambiare sistemi molto più grandi di loro, eppure continuano ad andare avanti con chiarezza e gentilezza. Lungo il percorso, abbiamo capito che il racconto stesso può essere uno specchio, non solo una registrazione: uno strumento per riflettere, sognare e trovare un senso".
Mentre la più grande generazione giovanile della storia affronta crescenti rischi climatici e sociali, Generation Trust è al tempo stesso un appello all’azione e una celebrazione delle soluzioni climatiche guidate dai giovani.
"Generation Trust mostra con chiarezza che la fiducia è il punto di partenza di ogni cambiamento. Attraverso i fondi dell’8x1000, l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai intende rendere concreto il proprio impegno nel sostenere i giovani, nella convinzione che dare loro fiducia significhi rendere possibile un futuro sostenibile. Il buddismo insegna che ogni persona racchiude una forza capace di trasformare la realtà e questo film ne è una testimonianza viva. Come ci ha insegnato il Maestro buddista e costruttore di pace Daisaku Ikeda: “I giovani non solo possiedono il forte desiderio di trasformare il mondo, ma hanno la capacità innata di farlo su scala ampia e crescente”. Afferma Alberto Aprea, presidente dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.




