Tre casi, tre storie che dimostrano il trattamento riservato ai consumatori, bersagliati da richieste di pagamento, spesso paradossali, che non tengono minimamente conto del periodo particolare e delicato dovuto all'emergenza Coronavirus, in un momento storico in cui la prudenza consiglierebbe di evitare richieste di pagamenti quantomeno incaute.
Anche l'Antitrust interviene sui lavori per la conversione del Decreto Cura Italia.
Arrivano le risposte delle Entrate ai quesiti sul Decreto 18 del 17 marzo 2020.
Con il moltiplicarsi delle segnalazioni in merito a rincari spropositati sui prodotti legati al Coronavirus, come le ormai famose mascherine, i consumatori sembrano aver sviluppato un'attenzione maggiore ai prezzi.
Il decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, cosiddetto “Cura Italia”, ha previso misure di sostegno alle famiglie e ai lavoratori, connesse all’emergenza epidemiologica COVID -19.
L’articolo 23, decreto-legge 17 marzo 2020 ha previsto, in conseguenza della sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole, delle misure di sostegno alle famiglie per l’assistenza e la sorveglianza dei figli di età non superiore ai 12 anni.
Primi chiarimenti dall'Agenzia delle Entrate in merito alle disposizioini previste dal decreto Cura Italia.
Con la circolare INPS 12 marzo 2020, n. 37, l’Istituto fornisce le istruzioni relative alle misure previste dal decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9, che ha disposto la sospensione degli adempimenti e del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.