Tartarughe: mangiano la plastica perché attratte dall’odore

Le tartarughe mangiano grandi quantitativi di plastica poiché attratte dall'odore del materiale: è quanto rivela un nuovo studio.

Le tartarughe marine sono fra le principali vittime dell'inquinamento da plastica degli oceani. Questi animali ingeriscono infatti grandi quantità di rifiuti, spesso scambiando borse e sacchetti per gustose prede, quali le meduse. Un nuovo studio è però voluto andare a fondo della questione, spiegando la ragione che rendono le stesse tartarughe enormemente attratte dalla plastica: l'odore.

Condotta dagli esperti dell'Università della Carolina del Nord, la ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Current Biology. I ricercatori hanno cercato di analizzare perché le tartarughe tendano a ingerire quantitativi davvero elevati di plastica. Oltre alla palese motivazione visiva – un sacchetto fluttuante sulla superficie dell'acqua può essere facilmente confuso per una medusa – sembra che l'odore tipico di questi rifiuti sia molto simile a quello di alcune prede di cui questi animali sono ghiotti.

Per lo studio, i ricercatori hanno analizzato il comportamento di 15 tartarughe, tenute all'interno di vasche per cinque mesi. Tramite degli appositi tubi, gli esperti hanno proposto a questi animali degli odori diversi: quello dell'acqua oceanica, della plastica pulita, di cibo e di plastica impregnata di acqua marina. Mentre le prime due fragranze sono state ampiamente ignorante, per le restanti le tartarughe hanno dimostrato una grande attrazione, avvicinandosi ai condotti di areazione. Così ha spiegato Kenneth J. Lohmann, biologo del sopracitato ateneo:

" Questi risultati sono importanti perché rappresentano la prima dimostrazione sul ruolo dell'odore della plastica nel spingere gli animali a mangiarla. Accade spesso di trovare delle tartarughe marine dall'apparato digerente bloccato – parzialmente o completamente – dalla plastica che hanno mangiato."

A rendere particolarmente gradita la plastica è il biofilm che si viene a formare sulla superficie dopo la lunga permanenza in acqua: un concentrato di alghe, microbi, piante marine e odori di altri animali che trae in inganno le tartarughe. Un pericolo sempre più frequente, considerando come ogni anno siano ben 8 i milioni di tonnellate di rifiuti in plastica che vengono riversati negli oceani.

Fonte: CNBC