Una lettera che vuol essere un invito ad una riflessione, attenta e partecipata.
Tante supposizioni, molti dubbi, una certezza atroce.
“Tutelare insieme il paziente e il medico, riducendo le attuali criticità. Il malato è la prima vittima della medicina difensiva, diventata una zavorra per l’operatore sanitario, che ha il diritto di lavorare con tranquillità, e per il malato, che ha il diritto di non essere sottoposto ad esami inutili e costosi, solo perché il medico pensa così di difendersi da possibili aggressioni giudiziarie”.
Depenalizzare la responsabilità medica prevedendo un’eccezione solo per il dolo.
Aumentare e rafforzare l’organico del personale sanitario, soprattutto nei servizi di emergenza/urgenza; arginare il fenomeno dei cosiddetti ‘medici a gettone’.
Due operazioni nel giro di 24 ore, la seconda per rimediare alla prima che non avrebbe dato gli esiti sperati.
Una vicenda che, se confermata, sarebbe di una gravità inaudita.